IL NEMICO DI MUSSOLINI
Quante volte, quasi tutti i giorni, specialmente se abitiamo in una città di media o vasta grandezza, utilizziamo il nome di Matteotti?
Lo utilizziamo per indicare una grande strada, o un corso. Sono migliaia le città che lo hanno utilizzato per questo scopo.
Il più delle volte, o tutte le volte, però, dimentichiamo chi era questo grande statista, scomparso il 10 giugno del 1924, cent’anni fa, ucciso dalla ferocia fascista.
A fare giustizia di questa dimenticanza ci hanno pensato Marzio Breda e Stefano Caretti, che hanno scritto un libro in cui hanno cercato, con parole semplici e con uno stile linearissimo, di spiegare i fatti così come sono andati, e ci sono riusciti benissimo.
Una lettura che tende (parafraso dalla prefazione sul retro di copertina) “a ricostruire la figura a tutto tondo di questa persona, anche sulla scorta di documenti inediti, per mettere in luce com’era l’uomo prima di essere barbaramente ucciso, nei 39 anni in cui si è impegnato culturalmente e politicamente a fondo e come sia diventato un simbolo dell’antifascismo. Perché “prima di lui c’era stata l’opposizione al fascismo, ma l’antifascismo come valore, come scelta consapevole e prioritaria nasce solo con l’estate del 1924, nel suo nome”.
RCS Media Group, Solferino, aprile 2024