I MIEI RICORDI di Beatrice Celotti
Faenza, 17 maggio 2024
Un’anziana ex maestra d’asilo ritrova, tra i suoi ricordi, alcuni racconti scritti durante la vita.
Li rilegge insieme al figlio e, con lui, decide di pubblicarli in un volumetto davvero interessante.
Un libro fatto di piccoli, piacevoli episodi che ne consentono la lettura anche non di seguito, oppure tutto in una volta, in appena due o tre ore.
Ma veniamo ai fatti.
Alcuni giorni fa Beatrice Celotti mi ha portato un volumetto scritto da lei e, debbo dire, la cosa mi ha stupito, in quanto non la conoscevo come autrice, ma solo come mamma di Fabrizio Pasi, giornalista, scrittore e mio amico da oltre tre lustri.
La cosa mi ha interessato e, in poche ore, ho letto il libro, rendendomi conto che Beatrice ha descritto, in poco meno di centocinquanta pagine, le sue rimembranze, i suoi ricordi, mettendo in evidenza aspetti assai singolari di un mondo che, specialmente ai più giovani, potrà sembrare quasi fiabesco ma che a me, ormai non più tanto giovane, rivangano periodi vissuti, usanze, costumi che oramai non si usano più.
Nel libro traspare la vita di campagna, i tempi bui della guerra, le vendette del dopoguerra a Brisighella, ma anche la semplicità del vivere di un tempo, ciò cui ci si affezionava, i mestieri, i lutti famigliari, la nascita di un figlio, le gite e le vacanze, eventi importanti… e il tutto raccontato con grande semplicità, in uno stile garbato, attraverso poco più di cinquanta brevi episodi di poche pagine l’uno, che aiutano il lettore a immergersi in questo testo, nell’atmosfera che crea, fatta di piccole cose, ambientate in un mondo che, ormai, non c’è più.
Cosa fatta grazie all’autrice e al figlio, che ha ben pensato di non perdere queste testimonianze, di lasciarle così come sono state scritte, per rilevarne appieno la veridicità, l’umanità e lo scrivere della sua mamma.
Pier Giacomo Zauli
Pubblicato da Yucaprint, 2024