INTELLIGENTE E STUPIDO
Non esiste animale al mondo più intelligente dell’uomo, e questo sembra abbastanza ovvio, ma, considerando alcuni atteggiamenti comuni a tutti o quasi gli uomini del mondo, a volte sembra che questa affermazione cada un po’.
Un grande politico del Novecento di cui non ricordo il nome (forse Giovanni Amendola?) disse che la libertà è come l’aria. Quando ce l’hai non te ne accorgi, ma quando ti manca te ne accorgi eccome, quindi bisogna difendere e salvaguardare la libertà ad ogni costo.
Vorrei fare una similitudine con questa affermazione sostituendo alla parola libertà la parola pace.
Quando c’è la pace, non ce ne accorgiamo neppure: è bella, porta benessere, dà aspettative… ci accorgiamo della sua importanza solo quando scoppia una guerra. Allora e solo allora ci accorgiamo che la guerra può portarci via le persone più care, gli amici, la nostra casa, le nostre aspettative, la nostra vita… oppure renderci simili a vegetali…
Lo noto anche con me stesso. Poco fa stavo guardando un film sull’attacco giapponese di Pearl Harbour, e mi sono accorto che, mentre scorrevano le immagini più cruente, quasi non ci facevo caso. Insomma, non mi emozionavo alla vista di quelle immagini, non pensavo ai morti che quelle esplosioni avevano prodotto…
Ho interrotto il film e mi sono messo a riflettere.
La pace, quando ce l’hai, forse ti rende indifferente, non ti aiuta a pensare. E questo può portarci a non difenderla, a restare politicamente indifferenti, a stanziare nel morbido abbraccio di una società edonista.
Chi ha vissuto in prima persona la guerra non la pensa così.
Mia nonna Maria, che di guerre ne aveva vissute due, diceva sempre: “La guerra? Che brutta roba! La guerra la fanno i pataca!”