PISTA CICLABILE DI CORSO MATTEOTTI
Faenza, 14 febbraio 2021
Ieri, sul Carlino, a firma Filippo Donati, è apparso un articolo sulla pericolosità della pista ciclabile di Corso Matteotti, denunciata da “Extinction Rebellion”, dovuta in particolare agli automobilisti che non rispettano il divieto di sosta per le auto nella parte destra del Corso, quando si procede da Porta Montanara verso la piazza.
Condivido pienamente la cosa.
La pista ciclabile deve rimanere sgombra per tutti i ciclisti che procedono sul Corso. E’ un loro diritto e ne tutela la sicurezza.
Sono anche d’accordo sul fatto che si dovrebbero togliere i parcheggi dal lato sinistro. Rendono il corso molto stretto.
Aggiungerei, però, una cosa che credo non sia di poca importanza.
Spesso si vedono alcuni idioti (lo ritengo un eufemismo) che, seduti al volante di auto più o meno sportive, sfrecciano sul Corso a velocità davvero eccessiva. A occhio, alcuni sfiorano e oltrepassano i 90 all’ora.
Vi immaginate se un ciclista, o un pedone, attraversa la strada senza troppa attenzione?
Credete che l’auto riesca a fermarsi in due metri?
Ecco, allora io proporrei di mettere almeno un autovelox: più o meno a metà dl tratto di strada che va dalla chiesa di Santa Margherita a Sant’Agostino, e un limite di velocità a 30 orari su tutti i corsi di Faenza.
Chi supera di cinque chilometri detta velocità, andrebbe pesantemente sanzionato con una multa, che so, di 300 euro.
A chi lo supera di 20 chilometri si dovrebbe ritirare immediatamente la patente per almeno sei mesi.
Che ne pensate?
Pier Giacomo Zauli