PERCHE’ LE MIGRAZIONI VERSO L’EUROPA?
Mi piace inviare questa
considerazione scritta nel passato ma ancora vaida per spiegare i motivi delle
migrazioni dall'Africa verso l'Europa tutt'ora in corso.
In una serata del maggio 2014 ho
assistito al programma Anno 1 il cui argomento era la corrente migratoria
attraverso il Mediterraneo. Il dibattito si è svolto fra il leghista Salvini e
la ex-Ministra dell'Integrazione Kyenge. Erano presenti un gruppo di giovani
studenti e non per partecipare al dibattito con opportuni interventi. Si è
avuto un dibattito molto animato ma secondo il mio parere che ho espresso già
più volte sulla stampa e durante il periodo di insegnamento non si è parlato a
fondo delle cause di questa fuga dai paesi africani e asiatici verso l'Europa.
Ricordo che già negli anni '90 studiando la geografia economica, la disciplina
che la Gelmini ha voluto eliminare, nelle classi IV si studiavano i paesi
extra-europei e di solito facevo scegliere l'argomento ai ragazzi spaziando fra
le varie parti del mondo. Spesso si sceglieva l'Africa esaminando i vari stati,
magari quelli più chiacchierati per motivi politico-economici e sociali e si
studiavano le cause del sottosviluppo di questi, combinando con la storia e col
fenomeno del colonialismo prima poi del neocolonialismo e infine con
l'indipendenza arrivata lentamente per ognuno. Il colonialismo praticato dagli
stati europei ha privato le colonie di ogni risorsa disponibile sia del
sottosuolo che soprasuolo lasciando in eredità a chi rimaneva una situazione di
miseria e di povertà. Il neocolonialismo arrivato in un secondo tempo ha
completato l'opera, anche con la mancanza di scuole per cui ha prevalso
l'analfabetismo che era funzionale allo sfruttamento. Quindi in tempi recenti
questi paesi africani ma anche asiatici diventati indipendenti si sono trovati
senza alcuna risorsa. E' nata quindi la necessità per le popolazioni di
esaminare situazioni migliori, per cui è sorto il pensiero di arrivare fino al
Mediterraneo. Questo processo di migrazione fu previsto dagli alunni delle
classi IV che videro la necessità di spostarsi verso il Mediterraneo e verso i
paesi dell'Europa. Attraversare questo mare non era facile e tutti hanno
fortemente rischiato pur di arrivare alla penisola italiana al centro del mare
stesso e da qui spostarsi poi se possibile verso il centro-nord Europa per
trovare sostentamento. L'Italia quindi è stata fortemente coinvolta ma non era
e non è preparata ad assorbire questa potente migrazione per cui si sono dovute
improvvisare sistemazioni precarie ed inoltre si è assistito alla perdita di
vite nell'attraversamento del Mediterraneo. Pertanto penso che la causa risalga
agli eventi storici ricordati (colonialismo e neocolonialismo), fatti che nella
serata televisiva di ieri non sono stati per nulla citati, penso causa la
mancanza di preparazione geografica e storica. Bisognava intervenire nelle fasi
di indipendenza cercando di aiutare nella nascita degli stati con interventi
sul posto, migliorando la situazione sotto tutti gli aspetti. E' noto il detto:
"Non regalateci il pesce ma insegnateci a pescare". Applicano queste
iniziative ormai in ritardo alcune ONG come Mani Tese, la Comunità di
Sant'Egidio, ecc ma quello che mi ha stupito è stata l'assenza ieri di ogni
riferimento alla geografia economica, risultato del fatto la Ministra Gelmini
l'ha eliminata perché non serviva. Ora stiamo raccogliendo le firme a livello
nazionale per reintrodurla non solo nell'ITC ma in tutte le scuole superiori
per avere giovani preparati a capire la situazione di quelle popolazioni che
poi ci ritroviamo fianco a fianco in Italia, che invece di essere accettate
sono emarginate e quindi oggetto di razzismo. Credo di aver contribuito in
qualche modo a spiegare un fenomeno che in altri stati del Nord-europa è stato
risolto pertanto ringrazio per l'attenzione ed invio distinti saluti.
p.s. le considerazioni fatte allora
sono sempre valide data l'evoluzione del fenomeno migratorio che sta mettendo
in crisi anche la Comunità Europea quando si pensi che, invece che un'unione
solidale, ognuno sta lavorando per proprio conto, come per esempio l'Austria,
la quale ha chiuso i confini del Brennero e di Tarvisio verso l'italia per non
ricevere migranti che risalgono lungo la penisola. Si poteva pensare che solo
l'Italia non fosse sensibile a questo tema, le cui cause come si è gia detto,
sono storico-geografiche, mentre invece ci stiamo accorgendo che tutti gli
altri 27 stati sono egualmente insensibili nell'ospitare i migranti
Luciano
Baruzzi
Geologo, Geografo-Ambientalista
Via Carracci n. 7
48022 Lugo (RA)