IL VIAGGIO
DI SAMMY
Certo, a voi
non sarà mai capitato di essere accolti dal creatore dei Simpson, oppure non vi
sarà mai successo di aver ricevuto una telefonata dal Papa in persona. O di
scagliare la prima palla al più famoso incontro mondiale di baseball.
Ma,
altrettanto forse, a meno che non siate una delle 500 persone il tutto il mondo,
non sarà neppure capitato di essere affetti dalla progeria, una malattia
rarissima che colpisce una persona su circa dieci milioni che, come si cita a
pag. 129 del libro scritto da Sammy, è:
(una) “Rara
malattia, non ereditaria, di natura sconosciuta, caratterizzata da precocissimi
fenomeni di invecchiamento dell’organismo (che) si manifesta, in genere, verso
il primo anno di vita con un arresto dell’accrescimento: in breve, nell’arco di pochi anni, il bambino
assume i tratti somatici di un vecchio, con perdita dei capelli, cute atrofica
e sottile, addome prominente; si sviluppano anche artrosi, osteoporosi,
arteriosclerosi, che può provocare attacchi anginosi, disturbi vascolari
cerebrali, infarto miocardico.
Non esiste
terapia efficace.”
Leggendo il
libro di Sammy, affetto da questo tremendo morbo, appaiono, però, alcune cose
che mi hanno davvero fatto riflettere, e che potrebbero far riflettere anche
altri lettori.
1) La
lucidità e la serenità con cui è scritto questo volume;
2) Il modo,
colloquiale, facile, ma al tempo stesso ricco di contenuti, con cui si esprime;
3) I
consigli che, sotto sotto, vengono dati per trascorrere una vita serena;
4) La non
rassegnazione di vivere una vita, comunque essa sia, anzi, l’entusiasmo che può
scaturire dalle più difficoltose realtà;
5) La
beatitudine creata da una famiglia a dir poco eccezionale; e da amici
eccezionali.
6) La
fiducia in chi ha saputo credere in te.
Il libro, in
pratica, nasce da un viaggio che Sammy Basso, l’autore, fa, all’età di 19 anni,
subito dopo il liceo, in America. Viaggio in cui percorrerà tutta la Route 66:
dall’Est all’Ovest degli Stati Uniti.
Racconta
delle sue esperienze vissute in questa lungo percorso, della gente che
incontra, delle esperienze che, pur nella sua situazione, o forse anche grazie
alla sua situazione, si trova a fare, sostenuto sempre da un coraggio
innegabile, da due genitori davvero impagabili, impareggiabili, e da un amico, che ha accettato, assai
volentieri, di accompagnarlo nella sua
impresa.
Al di là
della progeria, che emerge in molte parti del libro, ma in modo assai sereno,
quello che stupisce di questo ragazzo, e che stupirebbe anche se non avesse
questa malattia, è il sistema con cui riesce a comunicare con i suoi lettori, a
irretirli, a immedesimarli.
Non dico
altro, perché vorrei davvero lo leggeste!
E’ un’esperienza
davvero unica, inimmaginabile!
Sammy Basso:
“Il viaggio di Sammy” Edizioni Rizzoli
(l’avventura straordinaria di un ragazzo che
ci insegna a guardare avanti con coraggio e senza perdere tempo. Perché la vita
à una corsa testarda)