Faenza, 9 giugno 2015
Quando un progetto è arrivato a termine, o, meglio, ha
iniziato ad essere a termine, e quando tutti coloro che hanno partecipato alla
sua realizzazione si sono impegnati a fondo per portarlo a livelli quantomeno
accettabili, è doveroso ringraziare tutti quelli che hanno collaborato,
fattivamente, alla sua riuscita.
Domenica 7 giugno, due giorni fa, il Coro UCIIM ed i
suoi solisti hanno presentato al pubblico “Nel Saltzkammergut”, operetta tratta
liberamente da “Il Cavallino Bianco” e completata da musiche di scena
appositamente realizzate dalla pianista e compositrice Donata Donati.
Una rappresentazione frutto di un intero anno di
lavoro, cioè da quando la Donata presentò a me ed al coro un libretto davvero
ben fatto, che rappresentava una sintesi, molto articolata, della celebre
operetta “Al Cavallino bianco”.
Abituato già da quasi un lustro a lavorare con le
operette, il coro, ed il sottoscritto, hanno aderito con entusiasmo alla
realizzazione del lavoro, impegnandosi ed impegnando persone in ogni settore,
animate da quella che si può chiamare solo con una parola: amore per la musica:
disinteressato, immenso, spassionato amore per l’arte dei suoni.
L’operetta ha avuto luogo con successo, e con una
partecipazione davvero inaspettata del numerosissimo pubblico, che gremiva
letteralmente la sala, domenica 7 giugno, ed è stata realizzata grazie all’impegno
di cantanti, attori, scenografi, costumisti, tecnici, che, in modo assolutamente
disinteressato, hanno agito per proporla come meglio avrebbero potuto.
Persone che ora vorrei ringraziare, con poche, ma
sentite parole.
A partire da quelli che sono stati i personaggi
principali, i solisti: Ana Caraman, Alessandro Leoni, Stefania Rava, Marco
Gasperini, Mario Palli, Matilde Zauli, Lorenzo Travaglini e Gian Matteo
Mazzoni: interpreti che, pur nella loro non professionalità, ce l’hanno davvero
messa tutta, dando una significativa impronta a tutti i personaggi che
simulavano.
A seguire con i miei coristi, comparse e, all’occasione,
ballerini: Amadei Battista, Assirelli Ambra, Bertozzi Elisabetta, Caroli Maura,
Gambi Maria Rosa, Gurioli Gigliola, Ialonardi Maria, Nava Valeria, Nieddu
Marina, Prati Edera, Sangiorgi Marta, Satalino Damiano, Scaggiante Rosalba,
Thygesen Lisa, Zauli Maria Valeria.
Un grande grazie a coloro che si sono occupate di
procurare i costumi, andandoseli a prendere dai posti più impensati, nelle
posizioni più recondite di varie città limitrofe, e che hanno permesso di
adornare la scenografia con abiti appropriati: Edera Prati e Rosalba
Scaggiante.
Stefania dalle Vacche e Leonardo Caroli si sono
occupati di disegnare le scenografie per le proiezioni, mentre per le luci e l’audio
hanno pensato bene di dare il loro contributo la Rita Zauli e Fabrizio Nosco.
La regia di Deianira Palli è stata davvero impeccabile
e puntigliosa. Il suo contributo alla riuscita dell’operetta è stato
fondamentale. Il suo impegno e la cura con la quale ha seguito finanche il più
piccolo settore dell’operetta sono stati davvero ammirevoli.
Come fondamentale, e metto la cosa come ultima, è
stata la dedizione di Donata Donati, che, oltre a creare nuove musiche per
rendere più agglomerata l’operetta, per me rappresenta il punto di riferimento,
la colonna portante di questo spettacolo, grazie ad una professionalità che va
oltre ogni limite e ad un’amicizia e un’autorevolezza necessarie per far sì che
l’amalgama di questo gruppo, le “Ugole Canore Italiane Incredibilmente
Melodiose” possa portare a risultati davvero apprezzabili.
Risultati che, spero, riusciremo a portare ancora
avanti per lustri e lustri, e che non si fermeranno certo a questa prima
rappresentazione…
Leopoldo (Pier Giacomo Zauli)