LA GUERRA SANTA
Leggo spesso sui giornali il termine “guerra santa” in
riferimento a guerre che vengono fatte in nome di principi religiosi, che
portano spesso a stragi e azioni davvero aberranti.
Mi chiedo: che senso ha proporre, in nome di Dio, una
guerra?
Non mi riferisco ad alcun Dio in particolare.
Ci sono state le Crociate, o le guerre contro gli
eretici nel Medioevo, si sono visti benedire i cannoni nel corso della seconda
Guerra Mondiale, solo per riferirci alla religione cristiana…
Mi viene da fare una riflessione:
Il termine “guerra santa” è un termine di comodo.
Sì, perché dare la colpa a Dio, far del male a
qualcuno in nome di Dio non comporta assolutamente nulla, non costa nulla, in
quanto Dio, almeno nella vita terrena, non può, o non vuole, rispondere, quindi
ci si trova di fronte a un interlocutore che interlocutore non è, in quanto non
può, o non vuole, interloquire.
Non credo, comunque, che Dio, qualunque Dio, voglia
una guerra in cui vengano uccise le Sue Creature, uomini fatti a sua immagine e
somiglianza.
Quale Padre vorrebbe che i suoi figli fossero uccisi?
Una Guerra Santa andrebbe fatta a livello di idee, di
azioni che, in modo assolutamente incruento, con il dialogo, facessero sì che
la gente potesse vivere meglio. Idee che favorissero la riconciliazione fra i
popoli e le genti, allo scopo di costruire un mondo migliore.
Pier Giacomo Zauli