A COSA SERVE LA
MUSICA? A CHE SERVE L’ARTE?
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per
seguir virtute e conoscenza”
Questa frase,
tratta dal canto ventiseiesimo dell’inferno dantesco, è apparsa circa settecento anni orsono, e la
dice lunga sull’uomo che non si accontenta di vegetare, o di rimanere sulle
cose più essenziali della vita, ma si butta, si getta continuamente su
esperienze nuove, per conoscere e sviluppare il più possibile le proprie
attitudini, per trasformarsi da ciò che madre natura gli ha fornito, comune più
o meno a tutti, a elemento superiore, che sa portare al massimo grado ciò per
cui è più portato, ciò che egli sa fare e apprezzare ma molti altri no.
E la musica
rientra in questa sfera di valori aggiunti forse più di ogni altra arte, e il
compito della scuola è quello di far scoprire, a chi ce l’ha, una passione,
un’attitudine per ciò che una persona possiede al massimo grado, e che può
proficuamente sviluppare.
Spesso gli
alunni mi chiedono a cosa serve la musica in un curriculum scolastico. Una delle ragioni per cui esiste la musica a
scuola è quella appena espressa, ed è per la stessa ragione che esiste la
cattedra di Educazione Artistica, o lo studio della poesia e della letteratura
in generale.
Tutti,
indistintamente, dobbiamo essere in
grado di scrivere correttamente e far di conto. Ma tutti dobbiamo anche essere
capaci di conoscere le nostre attitudini ed interessi, per instradarci nel cammino giusto
della nostra vita, quello che soggettivamente può essere il più indicato per
noi.
La musica, parimenti
all’arte in generale, rappresenta un importantissimo valore aggiunto. Un valore
che può far sì che essa diventi il fulcro, lo scopo della nostra vita, o che
può semplicemente essere visto come un hobby, il modo per passare piacevolmente
ore libere ad ascoltare, o a dilettarsi a suonare per il semplice gusto di
farlo.
E a rendere
consapevolmente piacevole questo gusto, deve pensarci proprio la scuola.
Pier Giacomo
Zauli