SINTESI DEL JAZZ
ORIGINI: WORK SONG
E NEGRO SPIRITUL
Le origini del jazz risalgono alla musica
afroamericana del diciannovesimo secolo: nelle comunità nere degli Stati Uniti la
musica serviva al popolo nero per intrattenimento, per il ballo e per le contornare
di suoni le funzioni religiose.
A sua volta, questa musica nasce dai primi neri
importati in America dall’Africa come schiavi.
I canti e le danze erano estremamente semplici come
melodia, spesso si trattava di canti semplicemente declamati, ma in essi il
ritmo aveva una grande esuberanza ed originalità.
Possiamo distinguere due generi musicali prevalenti:
lo spiritual ed il work song.
Gli spiritual erano canti religiosi, che traevano la
loro ispirazione dai testi del Vecchio Testamento.
Ecco un negro spiritual, dal titolo “Freedom”.
http://www.youtube.com/watch?v=yHmUPqI6w9g
I work song (canti di lavoro) servivano al nero per
alleviare il suo lavoro ritmando i movimenti con l’accompagnamento della
musica.
Sovente questi canti denunciavano la dura realtà dei
neri, costretti a lavorare come schiavi. Ai bianchi non importava nulla della
loro vita.
Una canzone emblematica di questa situazione è “Go
down, old Hannah”.
http://www.youtube.com/watch?v=0qihABs5sQk
Questa versione del canto può essere considerata come
una delle più vicine allo spirito ed all’organico del canto, che veniva
eseguito all’aria aperta, senza l’aiuto di nessuno strumento, dagli schiavi
neri.
In questo caso, viene cantata da alcuni prigionieri
texani.
Con ogni probabilità questo canto venne registrato
dall’etnomusicologo Alan Lomax negli anni Sessanta.
Ecco il testo e la traduzione, tratta da Internet, della
canzone.
Nota come l’esecuzione sia solo vocale, con un solista
alternato a un coro polifonico, costituito da una polifonia molto semplice.
GO DOWN, OLD HANNAH
Go down old Hannah,
and don't you rise no more
And if you do rise in the morning,
set the world on fire.
It was soon one morning
when the sun did rise
I was thinking 'bout my good-looking baby
hang my head and cry.
Go down old Hannah,
don't you rise no more
And if you do rise in the morning,
set this world on fire.
If you had been on the river
somewhere in 1910,
They was driving the women
just as hard as they do the men.
You go down old Hannah
and don't you rise no more,
So if you rises in the morning
bring judgement day.
Yes, I run to the captain
and I shake his hand,
I say, “Look-a here captain,
you got a hard workin' man.”
And I told the captain
Old Ben was dead
And the captain didn't do nothing
but nod his head.
So why don't you go down old Hannah,
don't you rise no more,
And if you do rise in the morning
change this world around.
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TRAMONTA, SOLE FEROCE
Tramonta, sole feroce
E non sorgere più
E se sorgi, un bel mattino
Brucia tutto quanto questo mondo
Era mattino presto,
Il sole sorgeva
Stavo pensando alla mia splendida bambina
Presi la testa fra le mani e piansi
Tramonta, sole feroce
E non sorgere più
E se sorgi, un bel mattino
Brucia tutto quanto questo mondo
Se tu fossi stato qui sul fiume
Intorno al 1910
[Avresti visto che] loro facevano lavorare le donne
Tanto duramente quanto gli uomini
Tramonta, sole feroce
E non sorgere più
E se sorgi al mattino
Fa’ che sia il giorno del Giudizio
Sì, sono andato dal capo guardia
E gli ho stretto la mano,
Gli ho detto: “Guardami capo,
qui hai un uomo che lavora duramente”
E ho raccontato al capo
Che il vecchio Ben era morto
E il capo non ha fatto nulla,
ha solo scrollato la testa.
Allora, perché non tramonti, sole feroce
E non sorgi mai più?
E se sorgi, un bel mattino
Cambia tutto quanto questo mondo
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Esistono molte altre versione del brano, ma vanno
considerate per quello che sono: delle semplici cover, per quanto piacevoli,
che nulla hanno a che vedere con la prima.
Per esempio, ascoltiamo la versione che “The Walkers”
effettuarono nel 1973: si sente una netta influenza dello stile Country…
http://www.youtube.com/watch?v=IjXoEBYABac
Ed eccone una, tipo boogie, che nulla ha a che vedere
con la versione originale…
Eseguita da “the Golden Glows”, un trio nord europeo.
http://www.youtube.com/watch?v=w2zOlkQgUg4
Ed ora ascoltiamo un tipico canto di lavoro. Si tratta
di un work song raccolto da Lomax nel 1948, in una prigione del Texas. Anche in
questo caso, si può parlare di una versione originale del brano, senza
modifiche stilistiche. Il brano era utilizzato dai prigionieri per ritmare la
frequenza con cui picchiavano con l’accetta sui tronchi degli alberi, per
abbatterli.
Il brano si intitola “Early in the morning”.
http://www.youtube.com/watch?v=zsiYfk5RV_Q
Ascolta ora questa versione, che non ha nulla di
attinente con quella originale. Anch’essa rappresenta una cover, alquanto
piacevole, della graffiante, primaria canzone dei neri d’America.
http://www.youtube.com/watch?v=_ZvQputeMB0
Entrambe le versioni si avvalgono di questo testo:
Well
early in the morning, about the break of day,
I ask the Lord, "Help me find the way!"
Help me find the way to the promised land
This lonely body needs a helping hand
I ask the Lord to help me please find the way.
When the new day's a dawning, I bow my head in prayer.
I pray to the Lord, "Won't you lead me there?"
Won't you guide me safely to the Golden Stair?
Won't you let this body your burden share?
I pray to the Lord, "Won't you lead me please, lead me there?"
When the judgment comes to find the world in shame
When the trumpet blows won't you call my name?
When the thunder rolls and the heavens rain
When the sun turns black, never shine again
When the trumpet blows, won't you call me please, call my name!
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Ben presto, la mattina, quando inizia il giorno,
Chiedo al Signore: "Aiutami a trovare la strada!"
Aiutami a trovare la strada per la terra promessa
Questo corpo solitario necessita di una mano
Oh Signore, aiutami, per favore, a trovare la strada.
Quando nasce l’alba, chino il capo in preghiera.
Prego il Signore, "Non vuoi condurmi là?"
Non vuoi guidarmi in modo sicuro verso la Scala d'Oro?
Prego il Signore di non lasciarmi qui.
Quando il giorno del giudizio viene a trovare il mondo,
Quando la tromba chiamerà il mio nome,
Quando appariranno la pioggia ed i tuoni dal cielo,
Quando il sole diventerà nero, e non splenderà più,
Quando la tromba soffierà, chiama il
mio nome!
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IL GOSPEL
La musica gospel è un tipo di musica religiosa che si
afferma, in America, presso le chiese afroamericane cristiano – metodiste,
negli anni Trenta.
La parola Gospel vuol dire “Buona novella”, “Vangelo”.
Infatti trae ispirazione, il più delle volte, dal Libro dei Salmi.
Può considerarsi come una evoluzione “moderna”
dell’antico negro spiritual.
La sua esecuzione è affidata a un cantante solista
dalle doti eccezionali che si alterna a un coro.
La voce del, o della solista spesso interviene anche
con improvvisazioni.
La maggior diffusione del Gospel si ebbe in
particolare negli anni Quaranta e Cinquanta, periodo in cui si esibirono
cantanti donne del calibro di Mahalia Jackson, Bessie Griffin e Clara Ward,
dotate di voci sorprendenti e di una tecnica vocale eccezionale.
Ascolta questo “Walk with me” interpretato da una
eccezionale Mahalia Jackson.
http://www.youtube.com/watch?v=8eKag6tsdgo
Ed ora il celeberrimo “Oh happy day” nella
interpretazione degli “Edwin Hawkins Singers”.
Nota come alle parti da solista, maschile e femminile,
elaborate da varie improvvisazioni, si
alterni il coro, accompagnato da alcuni strumenti. Ascolta con attenzione anche
la voce, particolarissima, della cantante.
http://www.youtube.com/watch?v=ihGHltBuBBI
Ed ecco una versione particolare di “Oh happy day”,
quella contenuta nel film – musical“Sister act”.
http://www.youtube.com/watch?v=6zT8AyfsFmA
IL RAGTIME
Alla fine del XIX secolo nacque uno stile pianistico,
ideato da Scott Joplin, caratterizzato da un ritmo particolare, dove la mano
destra dell’esecutore eseguiva un ritmo sincopato, mentre la sinistra suonava
un rigido ritmo di marcia. L’effetto di questo mix è originale e sorprendente.
Ecco un celebre ragtime di Joplin: “The entertreiner”,
in cui si può notare la tipica caratteristica dell’incrocio dei due ritmi.
http://www.youtube.com/watch?v=mQNo1feJCNg
IL BLUES
Un altro stile in cui si afferma un compositore è il
Blues. Questo genere nasce dopo la fine della schiavitù dei neri d’America,
verso il 1865. Il nero, nonostante la libertà ottenuta, non migliora la sua
condizione economica ed esprime la propria tristezza attraverso la produzione
di testi letterari e canti molto tristi, che, appunto, si chiamano “Blues”,
vocabolo che significa “triste”.
Ascolta questo breve blues di Blind Willie Mctell,
chitarrista e cantante che, tra gli anni
trenta e gli anni sessanta, ha composto e registrato circa 150 canzoni blues.
Alla sua produzione ha attinto, come fonte di ispirazione, anche il grande Bob
Dylan.
http://www.youtube.com/watch?v=MJ4IaL_8D0s
LA NASCITA DEL JAZZ
Nel 1865, dopo la fine della Guerra civile americana,
i neri d’America si impossessarono di vari strumenti lasciati sul campo di
battaglia dai soldati, e, con questi, iniziarono a formare le prime band,
improvvisando melodie che costituiscono il primo approccio al jazz.
Il jazz nasce a New Orleans e, in breve tempo, si
trasferisce a Chicago. il primo disco di
jazz viene inciso nel 1917, a Chicago, dalla Dixieland jazz band. Ecco un brano
originale, tratto dal disco del 1917.
http://www.youtube.com/watch?v=79xeGcBBdf4
In pochi decenni il jazz si diffonderà a New York e a
Kansas City, e, in seguito, avrà un
enorme successo a livello mondiale, diventando uno degli stili più apprezzati
di tutti i tempi.
(per completare le tue informazioni sul Jazz, va su
“Ritmo!”, volume “Ascoltare”, nelle pagine da 291 a 313)