SINTESI
DELLA MUSICA DEI PRIMI POPOLI
Il capitolo
sull’origine della musica comprende un periodo che va da alcune migliaia di
anni prima di Cristo fino all’epoca romana. I musicologi, non avendo a
disposizione testimonianze dirette della musica (spartiti, registrazioni…)
hanno fatto delle ipotesi su come doveva essere la musica di questo periodo
considerando vari documenti che ne parlavano, o che, in qualche modo, la
descrivevano: scritti, immagini, reperti.
LE ORIGINI
L’uomo si è
dedicato da sempre all’arte dei suoni.
Il reperto musicale più antico mai ritrovato (un flauto d’osso) risale
addirittura a oltre cinquantamila anni orsono.
I primi
strumenti utilizzati dall’uomo primitivo erano la voce e il corpo, utilizzato
per la danza.
La funzione
della musica era magica e religiosa. La musica era utilizzata per invocare
divinità e con funzioni di svago.
I primi
popoli di cui si abbiano notizie certe sull’uso della musica sono quelli
appartenenti alla Mesopotamia ed all’Egitto.
In
particolare, presso il popolo degli Egizi si utilizzarono vari strumenti a
percussione, a fiato e a corda: la tromba, il flauto, l’arpa, la cetra, sistri
e castagnette. Nel IV secolo a. C. venne inventato l’organo idraulico.
Gli Egizi
pare conoscessero anche una scala formata da cinque suoni (scala pentatonica).
In
Mesopotamia l’arte dei suoni era affidata a musicisti professionisti, sia
uomini, sia donne.
Il popolo
ebraico faceva sia musica sacra (importantissimi i cori), sia profana. In uso
anche la musica strumentale, con una grandissima varietà di strumenti, tra cui
cetre, arpa, e, in particolare l’Ugab e il Kinnor. Molte testimonianze sull’uso
della musica e degli strumenti sono presenti nella Bibbia. In India si utilizzava
la musica sia per cerimonie religiose, sia per uso profano: si allietavano
feste di corte e private.
Nella
civiltà cinese la musica era utilizzata per scopi magici e divini. Tra gli
strumenti tipici di questo popolo il King e il Cheng. Le scale utilizzate dai
Cinesi erano la dodecafonica (scala di dodici suoni) e, in comune con altre
civiltà, la pentatonica (5 note).
Il sistema
musicale greco si basava su una serie di quattro suoni discendenti, detta “tetracordo”.
L’unione di due tetracordi formava una scala completa. I Greci furono un popolo
importantissimo per la musica. Infatti, essi inventarono un primo sistema di
notazione (alfabetico) e facevano musica, vocale, strumentale e coreutica nei
teatri, durante lo svolgimento dei drammi (tragedie e commedie).
I Romani
trassero il modo di fare musica dai Greci. Mimi e pantomine rallegravano le
feste dei Romani. Molto diffuso era l’utilizzo degli strumenti musicali. I più
tipici di questo popolo erano la Buccina, una tromba utilizzata anche a scopi
bellici, il Lituus ed il Cornu.