PER QUESTO HO VISSUTO
Il libro che
vi propongo di leggere non è un romanzo, non è un libro cui ci si possa
avvicinare con la voglia di leggere un semplice racconto, ma narra una storia
realmente, e, in gran parte, tragicamente vissuta.
Sami Modiano racconta, in questo libro, la storia
della sua vita, da quando, fino ai tredici anni, ha felicemente vissuto a Rodi,
alla deportazione, nel 1944, nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau,
alla rinascita della propria vita, nel dopoguerra, come uno dei pochissimi sopravvissuti.
Personalmente,
ho letto questo libro tutto d’un fiato, senza mai fermarmi, tanto era
coinvolgente, realistico e sconvolgente sotto tutti i punti di vista.
In certi tratti del libro non riuscivo a credere a ciò che stavo leggendo,
tanta era la crudezza delle immagini e dei fatti descritti.
Al di là del
capitolo centrale, che riguarda il periodo della prigionia ad Auschwitz, in cui
si apprendono informazioni tali da chiedersi come sia stato possibile che siano
successe quelle cose, come sia possibile che l’uomo (chiamarlo uomo pare una
bestemmia) sia riuscito in tali intenti, il libro è davvero ben scritto. Si
legge bene, con una rara scorrevolezza degli avvenimenti, che fa capire al
lettore la filosofia di vita del popolo ebraico, la solidarietà della sua
gente, la caparbietà di colui che ha scritto il libro, la sua voglia di un
ritorno alla vita normale e il suo irrefrenabile desiderio di comunicare a
tutti, dopo decenni dai fatti, ciò che è accaduto.
Sarebbe
andata persa la memoria dei fatti, sarebbe stata persa la memoria e il monito a
far sì che queste cose non accadano più, se non vi fossero, ancor oggi,
personaggi come Sami Modiano, che, a costo di dover rivangare, con inenarrabile fatica, fatti
inenarrabili, con caparbietà continuano a tener desta la memoria di ciò per cui
sono vissuti, a far capire a chi non ha passato certe situazioni che non hanno
nulla di umano, ma nelle quali sono stati coinvolti uomini con la U maiuscola
che ancora al giorno d’oggi mostrano tutta la loro sapienza, il loro coraggio,
il desiderio di far sì che la vita, in futuro, possa solo migliorare, debba
migliorare, verso un avvenire dove l’uomo possa mostrare solo umanità.
Il titolo
del libro: “Per questo ho vissuto”, rende bene questo concetto.
Edito da
Rizzoli, nel gennaio 2013, con la collaborazione della Provincia di Roma e
della Fondazione Museo della Shoah di Roma, cui saranno devoluti tutti i
diritti d’Autore
Pier Giacomo
Zauli