ULISSIADE
Forlì, 30 novembre 2013
In scena: 11 attori (in ordine rigorosamente
alfabetico): Ornela Aliu, Mattia Anconelli, Enrico Biondi, Silvia Camerani,
Luca Campana, Marco Casadei, Daniele Crescentini, Francesco Dall’Accio, Barbara
Errani, Morgana Ravaglioli, Ilaria Romanini.
Regia, Musiche e Luci: Giovanni Belvisi e Barbara Valenti.
Ideazione e grafica: Silvia Camerani e Marco Casadei.
Produzione: Malocchi e Profumi
Rappresentazione presso il Teatro Testori di Forlì
Attori motivati, convinti, che hanno fatto del loro
corpo e della loro voce ciò che non avrebbe potuto fare la più elaborata scena al
mondo. A farla da padrone una "piece teatrale" tra le più celebri di sempre: “Odissea” di Omero.
Un’Odissea che non ti aspetti, una versione moderna
dove ogni angolo del teatro è trasformato in teatro, spettatori compresi.
Luci, scenografie, costumi, ridotti veramente all’osso,
ma degnamente sostituiti da attori a tutto campo. O, meglio, "a tutto corpo".
Un’Odissea che davvero non ti aspetti. E chi se la
sarebbe immaginata la vicenda di Ulisse fatta in questo modo?... Ma un’Odissea
capibile, coinvolgente in ogni suo attimo, dove la recitazione e la sintesi
della storia sono le due colonne portanti del dramma.
Dramma comprensibile, dramma vivo!
Contornato da una “scena non scena”, composta in modo essenzialissimo,
con “costumi non costumi”, in quanto costituiti dai vestiti, dalle scarpe e dagli occhiali di
tutti i giorni, luci essenziali e musica che, pur non avendo nulla a che fare
con quella dell’antica Grecia (ma quella, chi la conosce?), si è sempre
mostrata di supporto e in relazione con l’azione che si stava
svolgendo.
Apertura del sipario? E che cos’è? A che serve un
sipario, quando il teatro, l’azione, gli attori, sono gente come noi,
quando si fondono attori e spettatori in un tutt’uno, quando vita e finzione
si trasformano nella medesima cosa?
Pier Giacomo Zauli