IL RINASCIMENTO -
SINTESI
Il Rinascimento
va dalla fine del Quattrocento all'inizio del 1600.
Musicalmente parlando le novità più evidenti, rispetto all'epoca
precedente, sono la diffusione della polifonia vocale, che raggiunge
una grande perfezione sia nelle corti italiane, sia, soprattutto, con i
compositori della scuola fiamminga, nata nel Nord Europa, Paesi Bassi, Germania
del Nord e Fiandre.
In Italia, con la nascita dei Principati e delle Signorie, si ha un
grande sviluppo dell'arte in tutti i sensi. Si perfezionano le forme nate nel
Tardo Medoevo, in particolare il madrigale, in campo profano, mentre, in campo
sacro, si ha la composizione di Messe e di Mottetti.
Gli sviluppi delle crisi religiose, che portano al Protestantesimo ed all'Anglicanesimo,
hanno una grande influenza anche sulla musica.
In campo protestante nasce, per opera di Martin Lutero, il Corale, una
composizione a più voci cui tutto il popolo doveva partecipare.
Il Corale si svilupperà in particolare nel periodo successivo, il
Barocco, dove troverà il suo apice con Autori il più importante dei quali fu Bach.
In Italia, con la Controriforma, il papato tenta un ritorno alle
musiche del passato: all'antico canto gregoriano,
ma lo sviluppo della polifonia rende vana questa scelta.
I compositori si ribellano, almeno in parte, a questo tentivo del
papa.
Nascono due scuole: la Scuola Romana e la Scuola Veneziana.
A Roma si afferma lo stile a cappella, tipico di Palestrina. Vengono
eseguiti Messe e Mottetti sacri a più voci, a cappella, quindi senza
accompagnamento strumentale.
A Venezia, città sotto il potere del Doge, invece, si afferma, oltre
allo stile a capella, uno stile ricco di strumenti. I Maggiori compositori
della Scuola Veneziana sono Andrea e Giovanni Gabrieli.
Nascono anche musiche esclusivamente strumentali, in particolar modo
scrite per archi e per ottoni.
Nel 1530 nasce il violino, strumento che porterà alla formazione dei
primi piccoli gruppi di archi.
Uno strumento che comincia a perfezionarsi, nel Cinquecento, è l'organo.
Abbiamo due tipi di organo: il portativo e il positivo.
Nell'organo iniziano a comparire i primi registri, che consentono
un'ampia scelta di timbri.
Anche il liuto e il clavicembalo cominciano a diventare due strumenti
perfezionati e diffusi.
Alla fine dell'epoca rinascimentale si producono, a Firenze, i primi
melodrammi, composizioni complesse in cui interagiscono il canto, la musica
strumentale, musiche solistiche e corali, scene, costumi, balli e tutto ciò che
può favorire uno spettacolo ricco.
Con il melodramma, nel tempo, si sviluppa nche un nuovo modo di cantare,
più vicino alle esigenze di esibirsi in grandi spazi scenici. La voce si
trasforma da voce naturale a voce impostata. Nascono i timbri del soprano,
contralto, tenore e basso, seguiti, nel Settecento, da quelli del baritono e del
mezzosoprano.