FABRIZIO
PASI LA RAGAZZA NASCOSTA
Faenza, 21
ottobre 2013
Un nuovo
libro di Fabrizio Pasi, un nuovo noire ambientato in Romagna, anzi no,
specifichiamo meglio, in terra di Brisighella, un paese dove si intrecciano il
passato ed il presente in un fluire di immagini, situazioni, intrighi e delitti
che lasciano il lettore sempre sul chi va là, in attesa di sapere come va a
finire, in quali rocamboleschi avvenimenti si trova la vicenda.
Un noire
davvero singolare, direi unico nel suo genere, in quanto in esso si fondono tre
vicende distinte: una situata nel medioevo, una entro la prima metà del
Novecento ed una ai nostri giorni, interpretata da Marco e Jessica, che, come sempre, continuano
ad indagare su atroci delitti.
Ma c’è di
più: una macchina, un marchingegno prodigioso, inventato da un genio…
Il lettore
può scegliere come leggere il libro, aiutato, in questa strategia, da una
sagace grafica che mette in rilievo e identifica tutte le parti.
Infatti può:
1)
Leggerlo
tutto d’un fiato, senza saltare nessuna pagina;
2)
Leggere
ogni parte isolatamente, per poi ricondurre il tutto alla lettura finale;
3)
Leggere
la parte antica isolatamente e le altre due parti insieme.
Il lettore
si trova, quindi, in una situazione in cui deve scegliere.
Un lettore
estremamente estroverso, eclettico, creativo, desideroso di cambiare argomento
può scegliere la soluzione 1.
Al lettore
cui piaccia la lettura comoda, sequenziale, lineare, estremamente semplice,
capibile, sono più adatte le letture 2 e 3.
A me, che
sono un lettore di quest’ultima specie, cui non piacciono le letture troppo
cervellotiche e in cui ci sia da studiare, è andata bene la scelta numero 3.
Al di là
della scelta, nel libro di Fabrizio Pasi si può sottolineare la fluidità nella
scrittura, la pesata scelta delle parole, il bel narrare, lo stile, la capacità
di suscitare curiosità, ma anche il grande dono di suscitare emozioni, con quelle
frasi che ti colpiscono al cuore, e che, per l’appunto, sono capaci di darti
emozioni, oltre allo scorrere della vicenda: intricata, a volte confusa, ma
sempre, e comunque, noir!
Pier Giacomo
Zauli