Fabrizio Pasi
Nero di Bologna
Non fai a tempo a leggere un bel libro di poesie di Fabrizio Pasi che, alè! Ecco che ti sforna un romanzo giallo, rosa e… nero! Per l’appunto, un “nero di Bologna”, ben illustrato fin dalla magnifica foto in copertina.
Immalgato tra sette donne che popolano un condominio da otto vani, unico gallo maschio del pollaio, Marco Santini, 37enne giornalista squattrinato, si trova ad affrontare una vita densa di accadimenti. Preso fra sentimenti contrastanti, fra velati amori possibili e non possibili.
Il libro si svolge tutt’attorno ad una quotidianità sconvolgente, ricca di vicende del tutto normali, passate in una Bologna che sa di bar, di caffè, di pause pranzo, di incontri ravvicinati non cercati, ma sempre presenti.
Ma ecco, improvviso, inaspettato, capita quel qualcosa che giustifica il titolo. Ed è un qualcosa che non ti aspetti, talmente irrazionale nella sua irrazionalità che proprio non credi sia possibile. Il rosa giallo romanzo di Pasi si impregna di nero.
E’ un libro che si legge bene, tutto d’un fiato, in meno di tre ore.
Piacevole, ben scritto, accattivante e non troppo ansiogeno.
Pier Giacomo Zauli